Munera 2/2019 – Maria Grazia Palazzo >> Nel viaggio destinale

Nel viaggio destinale l’inesorabile

non si conosce finché una punta

di resina squaderni la carne.

Accade s’incarni per tentativi estremi

nelle interiora. Così come un travaso di oro,

di polveri di argilla, di sesso rugoso.

Un liquido denso stillava al pentagramma

coraggio, risveglio, amplesso, foglia e corolla

turgida di tulipano. Ideogramma.

Una bellezza arcana espulse

con precisione brividi di morte, furore,

un’euforia inquieta prima della morte.

 

(Maria Grazia Palazzo, Andromeda, i Quaderni del Bardo Edizioni, Sannicola (LE) 2018, p. 28)

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