Abstract
La crisi che ha investito il mondo globalizzato a partire dall’estate del 2007, in primo luogo nei suoi risvolti di carattere finanziario e successivamente in quelli attinenti all’economia reale, ha sortito l’effetto di mettere a nudo i molti limiti che caratterizzano l’economia di mercato, in particolare nel contesto anglosassone. La crisi ha messo in luce anche la povertà e l’incompletezza dei rimedi che la scienza economica ha sviluppato nel corso del tempo per fare fronte a tali momenti d’instabilità che peraltro da sempre, anche se con particolarità diverse, caratterizzano il capitalismo.