Negli ultimi decenni lo Stato sociale è al centro del dibattito delle scienze economiche, politiche, giuridiche ed etiche. La cultura liberista ne propone una forte riduzione o addirittura lo smantellamento; la cultura solidarista ritiene urgente un suo radicale ripensamento – e pone l’accento sul recupero di quei valori che, nel passato, l’hanno reso possibile.
In questa prospettiva, una significativa convergenza di pensiero si concentra sulla restituzione dello Stato sociale alla società civile nel ricco articolarsi di persone e di libere formazioni sociali (i “corpi intermedi” o le “società intermedie”) tradizionali e nuove (la famiglia, il volontariato, il “Terzo settore” e le associazioni non profit).
Il ripensamento dello Stato sociale passa, così, attraverso un nuovo rapporto tra comunità civile e comunità politica, nel quale la seconda è al servizio della prima. Superando la logica del controllo statalista e affermando l’esigenza di una gestione dei servizi più “sociale” (o della società).
Informazioni sull'autore
Luigi
Lorenzetti (1931-2018) è stato sacerdote dehoniano, docente di teologia morale
allo Studio teologico Sant'Antonio di Bologna e all'Istituto superiore di scienze
religiose di Trento. Presidente dell'Associazione teologica italiana per lo
studio della morale (Atism) dal 1992 al 1996, ha fondato e diretto la Rivista
di Teologia Morale.