“Hai mai osservato il cielo all’aurora? Si fa infinito […] e in quel momento di luce e di mistero la vetrata lo ‘rapisce’ e lo introduce naturalmente nel tempio, come una dimensione totale, divina oltre che umana. Non ti dico che cosa succede quando il disco del sole appare radioso e beato all’orizzonte. Dai finestroni si spalanca il cielo e irrompe in un fiume scintillante che ruscella sul pavimento, mentre le ombre fuggono negli angoli e non le vedi più. Di notte è la luna a condurre la danza”. Così il francescano fra’ Costantino Ruggeri (1925-2007) ha descritto l’emozione che desiderava suscitare con le sue vetrate collocate in molte chiese in Italia e all’estero.
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