Munera 1/2020 – Alexandre Scaggion >> Una lettura teologico-politica della società tecnologica

Le scoperte fortuite sono spesso le più stimolanti. L’ho sperimentato quando, progettando la Cattedra Digitale e cittadinanza dell’Institut Catholique di Parigi, mi sono immerso nella lettura de La Francia contro i Robots di George Bernanos. Se, come me, il lettore ha una solida frequentazione del romanziere, autore di Sotto il sole di Satana e del Diario di un curato di campagna, o anche dello scrittore politico, autore di Grandi cimiteri sotto la luna, avrà sicuramente affrontato con interesse quest’opera di straordinaria lucidità. Scritto nel 1944, La Francia contro i Robots approfondisce un fenomeno ben precedente ai nostri smartphones. Nell’epoca del trionfo di strumenti autonomi, sofisticati e interconnessi, quest’opera ci aiuta a comprendere perché e come queste tecnologie sono riconducibili a un ordinamento globale del pensiero, della natura, della vita umana.

Mettendo a nudo gli ingranaggi della nostra «civiltà delle macchine», Bernanos analizza le condizioni storiche del suo avvento. Più ancora, attraverso l’interpretazione teologica che ne ricava, egli fornisce una nuova chiave di lettura del mondo moderno e offre percorsi spirituali, morali e politici che permettano di agire da uomini liberi in una società che tende a disumanizzarsi.

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