Siti tradizionalisti e rispetto per le donne


La fine dello scorso anno e l’inizio del nuovo sono stati turbati dall’improvviso emergere di espressioni gravi e profondamente ingiuste per la scarsa considerazione nei confronti delle donne e della loro incolumità. Purtroppo il protagonista di questa vicenda è stato un parroco, con i suoi proclami quanto meno poco meditati. D’altra parte si è poi saputo  che lo stesso Parroco era solito intervenire sul sito “Pontifex”, noto per il profilo anticonciliare e tradizionalista. Intorno a tutta la vicenda si è brevemente soffermato l’editoriale del n.1 di Settimana del 2013, che riporto qui sotto (il grassetto della frase centrale è mio).

Femminicidio
di Lorenzo Prezzi

Ha garantito alcuni giorni di pessima pubblicità al clero e alla Chiesa il volantino esposto in parrocchia da parte di don Pietro Corsi  (San Terenzio – Lerici, diocesi di La SpeziaSarzana-Brugnato). La tesi: «Donne e ragazze che in abiti succinti provocano gli istinti facciano un sano esame di coscienza:  forse ce lo siamo andate a cercare?». Prevedibile e giustificata l’ondata delle reazioni (cf. media 27/12 e ss.). Con due domande a lato.
Si sono moltiplicati i siti Internet che ospitano violente aggressioni a teologi, vescovi e cardinali che praticano il dialogo con la modernità. Quanto di ciò è dovuto al sostegno offerto dall’alto ad un tradizionalismo privo di cultura e di misura? Bene ha fatto il vescovo, Luigi Palletti, a intervenire subito, ma qual è il compito del presbiterio?
Cosa significa esercitare la correzione fraterna, l’accompagnamento cordiale, la verifica pastorale? Possiamo accettare come adeguata l’immagine che i media hanno costruito all’interessato? Come evitare di «andarsela a cercare»?

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