Munera 1/2024 – Andrea Dessardo » Poesia e transumanesimo

Nel discorso tenuto alla consegna del premio Nobel, il 12 dicembre 1975 a Stoccolma, Eugenio Montale – e forse il riferimento sarà venuto in mente a tutti coloro che hanno creduto di poter dire qualcosa sul tema proposto da «Munera» – diede la sua risposta alla stessa domanda che, quasi cinquant’anni più tardi, pone oggi questa rivista, ossia se sia ancora possibile la poesia ed eventualmente che posto possa essa occupare nella nostra società. Il celebre discorso si chiudeva così: «Inutile […] chiedersi quale sarà il destino delle arti. È come chiedersi se l’uomo di domani, di un domani magari lontanissimo, potrà risolvere le tragiche contraddizioni in cui si dibatte fin dal primo giorno della Creazione» . Rispondeva dunque, in sintesi, che la poesia accompagnerà sempre l’uomo, almeno fintantoché l’uomo non avrà superato la sua stessa natura.

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