Munera 1/2018 – Un’originale percezione della realtà: Petros Papavassiliou

Petros Papavassiliou (Atene, 6 dicembre 1928 – Milano, 12 settembre 2014), artista greco e figura di primo piano dell’arte contemporanea, è il più giovane dei surrealisti astratti insieme a Max Ernst, Victor Brauner, Sebastian Matta, come lui appartenenti alla scuderia del gallerista Alexander Iolas, già scopritore di Salvator Dalì, De Chirico e Magritte. Le sue opere, inconfondibili per vitalità e struttura compositiva, sono state ispirate e realizzate in Grecia, a Milano e sul Lago di Como, dove ha vissuto e operato.

Petros rappresenta, attraverso la sua matrice surrealista astratta, un’originale percezione della realtà. L’energia che porta ogni elemento vivente verso una trasformazione, mutazione e dissoluzione precisa e predeterminata è da sempre uno dei temi ricorrenti nella sua pittura. Certamente gli incontri con Wilfredo Lam e Sebastian Matta, che gli dedica una gouache con la frase “per il bravo Petros pixturissimo”, avranno un’importante influenza sulla sua visione artistica. L’esplorazione di corpi e forme, la loro deformazione e trasfigurazione sviluppano, attraverso caratteri cromatici netti, una serie infinita di letture possibili dell’opera d’arte, che diventa essa stessa mai statica, ma elemento vitale in continuo cambiamento.

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