Munera 2/2024 – Francesca Leto » Lo spazio come soglia di trasformazione. Entrare e uscire dal rito

Spesso si assiste a una messa in secondo piano delle questioni relative allo spazio, poiché intese come mere questioni pratiche o comunque di non primario interesse, trascurando che «l’essere-nel-mondo è spaziale» e che lo spazio modifica, strutturandolo, il mondo della vita delle persone. Questo emerge in particolare nella liturgia, in cui lo spazio va considerato una vera e propria forma di partecipazione all’azione rituale.

Ancor prima di iniziare la celebrazione liturgica propriamente detta, lo spazio agisce già sulle persone nel movimento stesso del loro convenire. Per comprendere questo agire anche in relazione a determinati spazi dell’edificio liturgico è necessario comprendere lo spazio e la sua efficacia in senso generale e successivamente nello specifico di quello sacro.

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