L’analisi della “condizione delle donne” è molto complessa, poiché risente di molteplici fattori, culturali, sociali e religiosi. Tuttavia, in ambito economico, la discriminazione alla quale sono sottoposte le donne è facilmente dimostrabile sotto vari aspetti: innanzitutto, per la condizione reddituale, ossia per la retribuzione ottenuta, ma prima ancora per la concreta possibilità di entrare nel mondo del lavoro e per il ruolo assunto nelle aziende. Non meno importante, specie nei paesi emergenti, è la minore possibilità che esse hanno di operare con gli enti creditizi, cioè di ottenere credito – indispensabile per avviare e sostenere l’attività economica, anche se modesta, specie da parte delle donne povere – e di effettuare depositi. Le denunce e gli appelli per il superamento di ogni discriminazione sono numerosi. Nel sottolineare la necessità di favorire l’inclusione delle donne, papa Francesco ha affermato a chiare lettere: «la disparità di retribuzione è scandalosa». Il presente lavoro propone una sintetica valutazione della diffusione del fenomeno e delle sue principali implicazioni.
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