Il nostro essere immersi in un mondo sempre più tecnologicizzato porta a non chiederci più come funziona una certa tecnologia ma a darla per scontata, impedendoci di renderci conto dell’impatto che essa ha nella nostra vita. Ciò vale per tutti gli artefatti tecnologici e in particolare per gli algoritmi informatici: essi prendono sempre più decisioni per l’uomo, sull’uomo e con l’uomo ma a questo impatto non corrisponde una solida riflessione teologica anche se gli algoritmi cambiano la comprensione che l’uomo ha di se stesso e influenzano le scelte che egli compie. Obiettivo di questo volume è quello di accogliere l’invito di papa Francesco ai teologi e agli ingegneri informatici di «impegnarsi in uno sviluppo etico degli algoritmi, di farsi promotori di un nuovo campo dell’etica per il nostro tempo: l’“algor-etica”».
«Lo sforzo che appare nel libro consente non solo di confrontarsi con la pluralità delle posizioni filosofiche in materia di soggettività morale degli algoritmi, ma anche di intravedere una possibile mediazione per la teologia morale che consenta una valutazione specifica e una pista di riflessione propria per la disciplina» (dalla Prefazione di Paolo Benanti).
Informazioni sull'autore
Alessandro Picchiarelli (Perugia, 1983), sacerdote diocesano della Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, ha studiato Ingegneria informatica e delle telecomunicazioni (Università degli Studi di Perugia) e Teologia (Istituto Teologico di Assisi e Pontificia Università Gregoriana, Roma). Svolge la sua attività di docente presso la scuola interdiocesana di Teologia di Foligno e ha tenuto un corso sull’Etica della tecnologia presso l’Istituto Teologico e di Scienze Religiose di Assisi. Collabora con l’Istituto Affari Internazionali di Roma. Ha vinto il premio Vedovato 2021.