L’argomento si colloca all’interno di una delle questioni che, in ambito teologico, più ha attirato l’attenzione degli studiosi fin dal primo cristianesimo: il rapporto tra l’Antico e il Nuovo Testamento. Riguardo al libro dell’Apocalisse tale rapporto si presenta come uno degli aspetti più complessi dell’opera, ma allo stesso tempo come quello che più la caratterizza, visto l’uso che l’autore ha fatto delle Scritture d’Israele; un uso talmente originale e creativo da poter definire l’Apocalisse non solo una «rilettura cristiana di tutto l’AT», ma anche una «riscrittura» di essa alla luce della novità del messaggio evangelico.
Informazioni sull'autore
Ricardo Pérez Márquez, frate dell’Ordine dei Servi di Maria, laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Granada (Spagna), ha studiato nelle Pontificie Facoltà Teologiche Marianum e Gregoriana di Roma e all’École biblique et archéologique di Gerusalemme. Ha conseguito il Dottorato in Sacra Teologia, con specializzazione in Teologia Biblica, alla Pontificia Università Gregoriana. Insieme ad Alberto Maggi ha fondato il Centro Studi Biblici “G. Vannucci” (www.studibiblici.it) a Montefano (Mc), per lo studio e la diffusione del messaggio evangelico. È docente di Sacra Scrittura presso la Pontificia Facoltà Marianum.