5 DUBBI, 4 CARDINALI, 3 CERTEZZE
Dopo quelle scritte durante il Sinodo, più o meno clandestinamente, un’altra lettera, sempre con le solite firme, ora selezionate. Ma questa volta non vengono espressi timori o desideri. No, questo è un elenco di “dubbi”. La cosa interessante è che il dubbio non è tanto su “Amoris Laetitia”, ma sul disegno del papa in quanto tale. Ma l’effetto, inatteso, è che i 4 cardinali, formulando i loro 5 dubbi, fanno sorgere nel popolo di Dio 3 grandi certezze. Dai loro 5 dubbi nascono le nostre 3 certezze. La dinamica ecclesiale riserva anche queste sorprese. Se esperti uomini di Chiesa, dopo 7 mesi dalla presentazione del testo di AL, continuano a “non capire” – o a non volere capire – che cosa è mutato e si abbarbicano ostinatamente alle loro “evidenze sospette”, tutto ciò determina, nel corpo ecclesiale, una nuova coscienza, talmente radicale, da diventare certezza. La loro diffidenza verso AL ci consente una nuova confidenza col Vangelo. Anche questo, in certo modo, è ministero ecclesiale.
Certitudo prima
Nella Chiesa cattolica, a causa di una vicenda storica complessa, ma della quale avrebbero dovuto accorgersi da tempo anche questi Signori Cardinali, può accadere che si parli un linguaggio che non ha più alcun riferimento alla realtà. Si può parlare di soggetti sposati davanti alla legge come se vivessero “more uxorio” e di “atti intrinsecamente negativi” come se fosse fuori dalla storia. Alla radice di questo disagio sta una mancanza di riconoscimento della realtà e una radicale pretesa di autosufficienza. A nulla vale la esperienza: si è imparato a nascondersi dietro la corazza di una “scienza triste”, identificata con il Vangelo, e ci si atteggia a “difensori del bene delle anime”. Ma si è perso il legame tanto con le anime quanto con il bene.
Certitudo altera
Viene il tempo in cui occorre scegliere tra iniziare processi di conversione o occupare spazi di potere. Ad ogni costo i 4 firmatari ritengono che per un pastore e per un uomo di Chiesa non vi sia alternativa. Può soltanto occupare spazi di potere e gettare bombe lacrimogene per impedire la vista del reale. E si usa ogni mezzo. Soprattutto si pretende che la Scrittura e la Tradizione siano al servizio delle operazioni di “immunizzazione dal reale” perseguite negli ultimi 40 anno. Il popolo di Dio e il magistero ecclesiale guarda a questi tentativi come si guarda, con la giusta comprensione, ai bambini che, privati del loro giocattolo preferito, pestano i piedi e chiedono giustizia.
Certitudo tertia
Da ormai 7 mesi è iniziata la strada di una recezione ricca e complessa di Amoris Laetitia. I pastori che hanno a cuore il bene dei loro fedeli conoscono la strada, si sono messi in cammino: qualcuno davanti al popolo, per incitare alla marcia; qualcuno in mezzo al popolo, per tenere bene la andatura comune; qualcuno nelle retrovie, a custodire quelli col passo più lento. I pastori sanno dove stare. I cardinali che salgono al primo piano, si mettono alla finestra e cercano in qualche modo di far rientrare la Chiesa in uscita, temono gli ospedali da campo, rifuggono i campi profughi. Salgono alla finestra e si dicono “dove andremo a finire?”. E l’unica risposta è “Bisogna finire di andare”. Stare. Fermi. Sordi. Immuni. Lontani. Indifferenti. Con un sentimento di infinita differenza dal mondo estraneo. Ma anzitutto da Francesco, papa strano. Che spuzza di vita. E che osa non subordinare il Vangelo alla legge.
Merci pour cette merveilleuse réponse à ces vieux cardinaux frileux.
Secondo me questi signori peccano contro lo Spirito. Non sono disposti a lasciarsi cambiare dallo Spirito. Loro hanno una gran paura ed a me causano un gran tristezza. Meno male che la chiesa con Francesco ha aperto le porte
Io non capisco la sua rabbia contro cardinali della Chiesa che usano i normali mezzi curiali per aiutare la Chiesa secondo il loro punto di vista, totalmente legittimo. Senza dubbio essi hanno più diritti di lei e di me di farlo. Qui si tratta di cardinali che hanno non solo il diritto, ma anche il dovere, di chiedere in coscienza chiarimenti. E credo che per intelligenza non possano certo essere giudicati da noi. Il Papa potrà fare quel che vuole: 1) ascoltare come Pietro ascoltò Paolo e chiarire; 2) continuare per la sua strada (come ha già detto che fa con tutti quelli che non la pensano come lui); 3) chiarire un cambiamento dottrinale in funzione di una pastorale differente. Poi ci saranno le conseguenze della recezione del testo (non magistrale – secondo le parole del Papa) che potranno durare anni. Alla fine è meglio pregare e chiedere che Dio illumini il cammino. Dio la benedica.
92 minuti di applausi.
Certitudo quarta
Grillo entro il 2017 diventa protestante.
La porta in uscita è aperta (Chiesa in uscita! spuzza di pecore!).
Allora, perchè non se ne va, se ha tanta voglia di cambiare? Tanto ormai la “dottrina” (eucaristica, escatologica, morale…) le sta stretta: perchè pretendere che cambino gli altri se tu puoi fare per primo il primo passo? Ma non oso sperare da Grillo altrettanta chiarezza (forse il posto al caldo della Sant’Anselmo fa comodo? tiene famiglia anche lei…).
La chicca: “La loro diffidenza verso AL ci consente una nuova confidenza col Vangelo”.
Ma sì, magari domani mettiamo in mora (se già non è stato fatto) il valore salvifico della morte e resurrezione di Cristo. A quando la celebrazione dello “Spirito della Madre Terra?” (sembra che qualche cardinale in zona Ravasi ci stia già pensando). Intanto, le sue tanto adorate sorelle-prete romanissime lo hanno già messo in pratica: “Roman Catholic Womenpriests invite you to celebrate an inclusive liturgy, Dancing with the Spirit of Mother Earth, on Saturday, 7:30 a.m. at the Albuquerque Marriott”. (http://www.romancatholicwomenpriests.org/events.htm)
Di grazia, è questa la chiesa 3.0 secondo il Grillo-pensiero?
Risposte non conformiste, please!
Anch’io provo tristezza. Il Signore mi ha fatto la grazia di farmi francescano e vivere per 25 anni anni in una baracca e uno scompartimento di treno come cella (la regola e vita dei frati minori è questa, osservare il vangelo di nostro Signore Gesù Cristo…), di essere cappellano di carcere, di essere per pochi anni parroco di un piccolo ghetto di camorra, di vivere nelle comunità neocatecumenali.
Papa Francesco è la consolazione che non mi aspettavo più dopo l’immensa grazia che è stato Giovanni Paolo II che dal giorno della sua elezione ha reso credibile la Chiesa ai miei occhi di giovane in cerca della fede.
Mi rendo conto che chi si è formato costantemente sulla Scrittura comprende più facilmente papa Francesco. Chi si è formato sui libri di teologia con la Scrittura come corollario e non anima della vita e della stessa teologia, fa molta più fatica. Non credo che pecchino contro lo Spirito Santo. Non sta a me a giudicare. Preghiamo per loro e supplichiamo il Signore di essere noi luce evangelica davvero, con dolcezza e rispetto.
Sig. Matteo, lei ha solo perso l’occasione per rimanere zitto … non rispondo alle sue provocazioni
MATTEO… GUARDA A COSA SIAMO ARRIVATI… L ERESIA IN VATICANO. LEGGETE LA BEATA CATERINA EMMERICH …AVEVA VISTO
[…] meno, un desiderio: quello che “dobbiamo finire di andare” (il gioco di parole non è mio ma di Andrea Grillo). Sì, nella domanda sulla sensatezza delle cose, in fondo c’è l’auspicio che questi benedetti […]
Sinceramente data la situazione attuale (vedi populismi rampanti, nazionalismi ecc.) aver creato una spaccatura dentro la chiesa per una questione così minimale ( e che interessa solo l’occidente poi) mi sembra un autogol.
Era la laudato sii (sulla globalizzazione più che sull’ecologia in senso) da tenere in considerazione di questi tempi invece è scivolata subito via dal dibattito soffocata da un sinodo un po’ inconcludente.
Anche Grillo va dritto come un treno, ormai dovremmo aver sviscerato anche le virgole dell’AM basta
Entrambi gli schieramenti basta, che poi la realtà supera sempre gli schematismi prendi Trump e i suoi divorzi insieme ai Salvini e le Le Pen tutti allegramente separati.
Si può essere moderni nella vita affettiva e affatto misericordiosi nel resto, anzi è pure più coerente perché non c’è nulla di misericordioso in una società in cui i legami durano come un gatto in tangenziale.
Perché non si è usato il tema della misericordia per aiutare a riconciliarsi dentro le famiglie e nella più grande famiglia umana che piange ovunque per le spaccature, le tensioni i rancori?
Mah…
Del resto lo ha detto Francesco l’AL si legge partendo dal IV capitolo, invece…..