Andrea Oppo

OppoAndrea Oppo (1970) è docente associato di Estetica ed Ermeneutica filosofica presso la Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna. Allievo di Sergio Givone, con il quale si è laureato all’Università degli Studi di Firenze con una tesi sul pensiero di Lev Šestov, ha poi conseguito il Dottorato in Filosofia allo University College Dublin (UCD) sotto la guida di Richard Kearney e di Simon Critchley, discutendo una tesi su Samuel Beckett a la filosofia, pubblicata in forma riveduta nel volume Philosophical Aesthetics and Samuel Beckett (Oxford: Peter Lang 2008).

Le sue principali aree di ricerca riguardano la filosofia russa dell’età d’argento, la filosofia dell’icona, l’apocalisse e il “negativo” come problemi filosofici, ma anche l’estetica di Heidegger e Adorno, e i rapporti tra filosofia e letteratura nella filosofia francese del dopoguerra (in particolare nel pensiero di Deleuze, Derrida, Blanchot e Badiou).

Tra le sue pubblicazioni in volume si segnalano in particolare: Shapes of the Apocalypse. Arts and Philosophy in Slavic Thought (ed.) (Boston: Academic Studies Press 2012); Estetiche del negativo. Studi su Dostoevskij, Čechov e Beckett (Cagliari, NGP 2009); Filosofia e salvezza (Cagliari, PFTS University Press 2013); La meraviglia e il fallimento. Un’introduzione ragionata alla filosofia (Roma, Castelvecchi 2015); La prospettiva inversa. Il senso dell’icona russa (Cagliari, PFTS University press 2016).



Munera 3/2017 – Andrea Oppo >> L’apocalisse interiore della storia. A cento anni dalla Rivoluzione russa (1917-2017)

Vi sono una serie di piani discontinui che caratterizzano da sempre il mondo russo, tanto da far sembrare l’intera storia di quei popoli come una parabola fatta di elementi che non si agganciano, di occasioni…