L’arte pubblica è un campo di indagine variegato. Esso comprende un’ampia gamma di espressioni artistiche e creative che prendono forma nella sfera pubblica: monumenti storici e commemorativi, installazioni temporanee, performance artistiche e interventi di street art sono solo alcuni dei repertori artistici di intervento nello spazio pubblico osservabili nelle città contemporanee.
Talvolta l’arte pubblica è un modo per migliorare o personalizzare spazi e luoghi urbani che hanno perso la loro personalità, uno strumento volto a modificare la percezione che gli abitanti hanno dei luoghi in cui vivono. Altre volte le performance creative cercano di innescare forme più ampie di partecipazione alla vita pubblica, immaginando insieme ai cittadini nuovi modi di abitare il territorio e dunque coinvolgendoli nella governance urbana.
Il processo di realizzazione di interventi artistici nello spazio pubblico comporta necessariamente l’interazione tra soggetti diversificati. Anche se non si può non ammettere che le espressioni più tradizionali di arte pubblica hanno spesso sposato le logiche di grandeur delle élite, le pratiche recenti sono caratterizzate da un forte sforzo collaborativo tra l’artista e la comunità e sono intese sia a progettare l’aspetto fisico della città, sia a ricostruire la dimensione relazionale alla base della vita urbana.
Il presente contributo esplora i modelli di cittadinanza proposti da questo genere di arte che la critica definisce in vari modi (pubblica, relazionale, partecipativa, dialogica, processuale) e studia le relazioni tra comunicazione artistica, cultura, sviluppo del territorio e cittadinanza attiva. Si concentra in particolare sulle pratiche contemporanee di arte pubblica relazionale, con l’obiettivo di verificare se e fino a che punto l’arte: a) possa essere considerata un territorio di partecipazione politica in sé, in grado di attivare processi culturali complessi; b) proponga modelli creativi di political engagement nell’ambito delle politiche del territorio.