Gli studi raccolti in questo volume vorrebbero essere utili ai teologi e agli storici dell’arte, ma anche agli artisti e ai loro committenti. L’opera d’arte destinata a una fruizione nell’ambito della fede cristiana è un documento della coscienza di fede vissuta, come lo è un testo scritto o un evento che accade lungo la storia. Non può, quindi, non interessare anche la riflessione teologica. Allo stesso tempo, lo storico e il critico d’arte non potrebbero pervenire a una comprensione piena di un’opera senza averne studiato anche le motivazioni di fede da cui è nata e il contesto spirituale, teologico e liturgico in cui ha vissuto, vive tuttora o sta venendo alla luce ai nostri giorni.
Informazioni sull'autore
Severino Dianich, nato a Fiume nel 1934, prete della diocesi di Pisa, è professore emerito della Facoltà di Teologia di Firenze, dove ha insegnato Cristologia ed Ecclesiologia. Le sue numerose pubblicazioni si collocano in gran parte in quest’ultimo campo.